Conservare i propri pensieri, salvare utili promemoria sulle cose da fare, immortalare su nastro le osservazioni evitando di prendere carta e penna. I registratori svolgono molteplici funzioni: fanno risparmiare tempo ai manager, forniscono un valido aiuto alle persone non vedenti, permettono agli studenti di memorizzare le lezioni? Il registratore è un utile amico che accompagna le nostre esistenze, un'invenzione dall'interessante passato?
La Storia del registratore Come noto il grande inventore della riproduzione sonora è Thomas Alva Edison che nel 1877 mostrò al mondo il frutto dei suoi studi: il fonografo in grado di captare i suoni. Le testimonianze dell'epoca ci riportano come la qualità non fosse superlativa, ma indubbiamente erano nate le fondamenta di un apparecchio determinante per la società del futuro.
Nel 1898 uno dei padri della registrazione magnetica, il danese Valdemar Poulsen, crea l'antenato del registratore moderno, ovvero il telegrafono. Anche in questo caso la tecnologia della registrazione, per non parlare dell'amplificazione, era agli esordi, ma la possibilità di riprodurre suoni deve essere stata dirompente per la società di fine Ottocento.
Nel Novecento il mondo dei registratori vocali fa passi da gigante e nel 1963 i consumatori fanno la conoscenza con le audiocassette di piccolo formato che soppiantano le enormi bobine viste in molti film degli anni Quaranta. Nella stessa epoca vengono messi in commercio anche i walkman, gli inseparabili accompagnatori dei giovani sempre armati di cuffie, ovviamente anch'essi profondamente trasformatisi nel corso degli anni?
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